mercoledì 19 dicembre 2012

Downton Abbey, la servitù e le donne

Ecco, finalmente ho trovato la giusta analogia!

Mi spiego, sono diventata un’appassionata di Downton Abbey, adoro quel polpettone storico e adoro in modo particolare i rapporti in atto tra classe nobile e servitù.

Mi ha colpito moltissimo un concetto espresso da una delle protagoniste: “a volte la servitù è più conservatrice dei padroni”.

E’ quello che vedo succedere negli uffici e in famiglia dove le donne continuano a subire certi atteggiamenti e comportamenti senza ribellarsi, anzi li accettano e pensano che sia normale.

La servitù come le donne sono state addestrate per secoli all’obbedienza, all’umiltà, alla sottomissione.

La servitù però si è ribellata, le donne no.

Nel corso della storia tutte le categorie vessate e maltrattate hanno trovato il modo di ribellarsi, tranne le donne che continuano a subire, continuando a credere di essere inferiori agli uomini.

Il diritto di voto alle donne fu introdotto nella legislazione internazionale nel 1948 quando le Nazioni Unite adottarono la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. come stabilito dall'articolo 21 “(1)Chiunque ha il diritto di prendere parte al governo del proprio paese, direttamente o attraverso rappresentanti liberamente scelti. (3) La volontà del popolo dovrà costituire la base dell'autorità di governo; questa sarà espressa mediante elezioni periodiche e genuine che si svolgeranno a suffragio universale e paritario e che saranno tenute mediante voto segreto o mediante procedure libere di voto equivalenti.

Negli Stati Uniti la corsa alla Casa Bianca ha visto un nero, Obama e una donna, la Clinton, ma ero certa che che avrebbe vinto Obama, perché è comunque più accettabile, per gli uomini che detengono il potere, avere un capo uomo, anche se nero, piuttosto che un capo donna, anche se bianca.

In sintesi le donne sono le creature maggiormente discriminate nella società cosiddetta “civile”.

Nonostante tuto sembra che le donne non siano capaci di farsi valere e che la voglia di lottare si disperda in innumerevoli iniziative che non si concretizzano in nulla di pratico.

Situazione veramente penosa.

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