venerdì 14 dicembre 2012

E siamo di nuovo a Natale, ma in realtà a nessuno importa

Eccoci di nuovo a Natale e dovremmo essere tutti più buoni, ma poi non succede mai.
Perchè nessuno, in realtà è veramente buono, pensiamo tutti ai cavoli nostri.
La settimana scorsa ho sentito dei rumori dal piano di sotto, sono uscita sul pianerottolo e ho visto una scena terribile.
Il fidanzato della mia vicina di casa, una ragazza di circa venti anni, la stava picchiando sulla soglia della porta.
L'ha riempita di calci e pugni e poi quando ha finito, spero anche per il fatto che mi ero affacciata a vedere, se ne è andato.
Sono uscita solamente io a vedere cosa stava succedendo ed erano le 8.30 di sera.
Poi ci domandiamo perchè siamo a fine anno e più di 100 donne sono state uccise da mariti, fidanzati, compagni attuali o precedenti.
Succede perchè a nessuno importa veramente.
Sono "cose private" che secondo il pensiero comune, bigotto e pseudocattolico, vanno risolte nel privato della propria casa o meglio ancora della camera da letto, così neanche i figli possono sentire.
Ma i figli sentono comunque.
E le femmine crescono con l'idea che la sottomissione e subire sia la cosa giusta da fare, mentre i maschi si sentono autorizzati a continuare a fare quello che fa il padre.

Il modello viene poi applicato anche nel mondo esterno, a scuola, nel mondo del lavoro e le donne anche lì si adattano.

Stavo seguendo una selezione per una assistente junior e quando la candidata è stata individuata, la responsabile del personale, una donna, mi ha detto che era entusiasta di lei perchè era "una bella figa" e avrebbe fatto una bella figura con l'imprenditore.

Volevo tirarle un centro in mezzo alla faccia, ma mi sono trattenuta per evitare una denuncia per lesioni personali.

Alla fine la responsabilità è anche nostra se continuiamo ad accettare certe logice e comportamenti maschili.

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