sabato 23 giugno 2012

La foglia è malamente atterrata

Eh sì, purtroppo la scelta di volare via non è stata una brillante idea.
Alla fine non sono marcita, ma sono atterrata malamente, di faccia con un sonoro tonfo.

Non so cosa sia peggio, se rimanere e morire piano piano, oppure spiccare il volo e vedersi le ali tagliate di botto con il conseguente tonfo.

Mi è comunque toccata la seconda opzione e devo dire che, se da una parte sono sollevata, perchè non ne potevo più dall'altra so che sarà molto più difficile delle altre volte trovare un lavoro.

Anche perchè la mia tolleranza alle cazzate ha raggiunto il livello di guardia.

Colloquio per office manager: dopo 4 interviste, la prima con il selezionatore, la seconda con l'attuale office manager, tutto in inglese, perchè la società è straniera, la terza con il ragioniere commercialista esterno, che cura la contabilità, arrivo alla quarta, certa che andrà tutto bene, perchè mi hanno fatto un sacco di complimenti e mi trovo a parlare con un elemento che mi è familiare: la famosa testa di cazzo, ovvero il direttore creativo.

Ho già avuto a che fare con un simile personaggio in passato, sono quelle donne, straniere, senza nessun titolo di studio, nessuna specializazzione, ma tante conoscenze e contatti, fatti non si sa come o forse sì, che gravitano negli ambienti della moda e similari e danno consigli.

Premetto che io sono snob, molto snob.

Non concepisco che nessuna americana o anglosassone, venga a dettare legge sulla moda in Italia.
Mi sono incazzata come una iena con Anna Wintur quando ha ridotto i giorni della settimana della moda, perchè lei non voleva sprecare più di 3/4 giorni a Milano.

E tutti come pecore a dire si.

Mi hanno fatto pena quando, durante l'ultima sfilata erano tutti terrorizzati all'idea di una sua visita in showroom e hanno decretato la zona off-limits a tutti perchè lei veniva in visita alla collezione.

Ma chi è??? probabilmente i suio antenati erano galeotti scesi dalla Mayflower, si galeotti, non padri pellegrini, ma quelli che ladri e puttane, noi in Europa non sapevamo dove mettere e così li mandavamo lontano, lontano, nelle colonie, sperando che crepassero là.

L'erba grama non muore mai, e si è visto che torna.

Tornano da noi dettando legge su cose come la cultura, la moda, l'arte.

Con che diritto? quando la maggior parte degli abitanti del loro paese non sa neanche dov'è l'Europa e i loro soldati vanno in guerra in Iraq pensando, se va bene, che sia da qualche parte al di là dell'oceano (senza individuare neanche quale oceano).

Per inciso, solo il 5% degli americani ha il passaporto.

Comunque tornando alla mia intervista, dopo un'ora di colloquio in inglese, di cui sono molto fiera, salta fuori che lei pensa che il ruolo sia da assegnare a una persona "of figures" ovvero penso io, a un contabile.

Ma poi te la vedi la laureata in economia e commercio che si occupa del lavandino turato o che serve acqua e caffè agli ospiti, te compresa (che non sei un ospite)?

Ma evidentemente il direttore creativo ha il potere di decidere.

Colloquio per Assistente di Alta Direzione: non vedo il selezionatore, che, dice, si fida del parere del suo collega che gli ha parlato molto bene di me.
Mi manda direttamente in azienda e incontro il Direttore del personale, persona squisita.
Gli piace la mia esperienza, gli piace che abbia una preparazione a tutto tondo, insomma sembra che apprezzi tutta la fatica che ho fatto per diventare quello che sono.

Dopo 15 giorni mi fissano l'incontro con lui, il mega padrone.

Sala riunioni modernissima, come il resto degli uffici, tavolone di cristallo e ci schieriamo, io da una parte, loro due dall'altra.

Lui spara per primo, dicendo che abbiamo solo 30 minuti.

Penso che, visto che dovremo lavorare insieme almeno 10 ore al giorno, se il colloquio va a buon fine, sarebbe meglio che mi dedicasse più di mezz'ora, ma non dico nulla.

Lui procede, parlando dell'azienda, cose già dette dal Direttore del personale, ma dato che l'ha fatta lui, lasciamogli il piacere di fare una bella ruota da pavone.

Io preferirei che parlassiomo di csa dovrei fare e di come lo dovrei fare.

A un certo punto squilla il suo cellulare.

Opzioni possibili:
1) non rispondere, ma lo ritengo altamente improbabile, avrebbe lasciato il telefono a una delle altre due assistenti
2) rispondere e dire velocemente alla persona che la richiama a breve
3) rispondere e, scusandosi, andare fuori a parlare

L'opzione 4, scelta dal cafone, è rispondere e stare, 7 minuti di orologio, al telefono con il suo architetto discutendo della valorizzazione della via dove abita, qualora lui ristrutturi la facciata di casa sua.

Fisso insistentemente il posacenere di cristallo al centro del tavolo.
Diventa la mia àncora, nella speranza che non mi si legga in faccia il disappunto e che le ultime iniezioni di botox blocchino bene la mia mimica facciale.

Sbircio il Direttore del personale e vedo che fissa la cartelletta nera cha ha appoggiato sul tavolo.

Alla fine della telefonata continuamo, come se niente fosse: un po' riesco a parlare anche io, finch'è se ne esce fuori con la frase: sicuramente lei ha visto l'insegna dei nostri depositi sulla tangenziale?

La mia reazione in quel momento sarebbe di dirgli: scusi, ma secondo lei, io in tangenziale conto i cartelli dei depositi? inoltre se la sua azienda fosse un marchio conosciuto della moda, una multinazionale della belllezza, al limite, una società di selezione, comincerebbe a sembrare una domanda con un minimo di senso, ma la sua azienda fa bulloni e viti!!

Rispondo "mitemente" da brava pecora, che non passo mai da quella tangenziale.

E così si conclude il colloquio.








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