lunedì 2 agosto 2010

Me ne andasse bene una...

Quando ho litigato con Pongo e mi sono cadute le spesse fette di salame che avevo sugli occhi, devo dire che la delusione è stata veramente grande.

E' stato come vedere "il re nudo" e, dato che ho questo orribile difetto di non riuscire mai a smettere di pensare (neanche quando dormo!), il mio cervello è andato in loop per un paio di giorni, poi ha trovato la ragione del suo comportamento, quindi ha resettato tutti i comportamenti e i pensieri precedentemente elaborati ed è ripartito in modalità provvisoria per valutare se fosse il caso di tornare all'atteggimento pre-sfuriata, in caso di ravvedimento di Pongo, oppure se la modalità provvisioria sarebbe diventata quella definitiva.

Purtroppo, dopo più di un mese, nonostante l'attesa e qualche fievole speranza, devo ammettere che l'autoconservazione, meno male che esiste, darà l'ok affinchè a settembre, la modalità provvisoria diventi definitiva.

Questo, di sicuro, cambierà il mio atteggiamento, interiormente, mentre esteriormente, Pongo farà fatica a capire se è successo qualcosa o se la mia presa di posizione è stato un momento di isteria femminile.

Io sono fermamente convinta che le persone possano dare il 100% e anche di più, se si sentono a loro agio, ma se qualcosa va a bloccare il meccanismo di collaborazione basato sulla fiducia e sul rispetto, allora sono guai.

Pongo avrà questo tipo di guai.

E' finita l'era del "ti vengo incontro e cerco di anticipare i tuoi bisogni", è cominciata l'era del "faccio quello che devo per quanto mi è stato concesso".

Prevedo cazzi acidi!

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