Vi ho scritto precedentemente che vi avrei aggioranti sulla situazione delle donne nel mondo del lavoro e vi avrei informati, care lettrici e lettori, se avessi notato un qualche miglioramento rispetto a quando ho pubblicato il mio libro.
Devo dire che la situazione è pessima e peggiora.
Non solo per le neo-mamme, ma anche per chi, come me, non ha figli ed è più disponibile (ovviamente nell'immaginario maschile, perchè so di donne con 3 figli che non hanno mai fatto una assenza).
Da qualche anno lavoro con una persona che, pensavo, fosse una rarità.
Pensavo che mi considerasse una collaboratrice e non una creatura sub-umana senza cervello o parte dell'arredamento dell'ufficio.
Sbagliavo, è come tutti gli altri capi che ho avuto e forse peggio, perchè è uno spettacolare camaleonte, un pezzo di pongo che si adatta alle situazioni, fa finta, sembra accettare (ma in realtà subisce per un suo fine più o meno recondito) e poi ti pugnala alle spalle alla grandissima.
In pratica mi ha tirata scema per mesi, fingendo, dribblando le mie domande, raccontandomi un'infinità di bugie.
Ma quando l'ho scoperto, è rimasto talmente sorpreso, che non ha avuto la prontezza di spirito di "rimettermi al mio posto" di creatura sub-umana.
E il fatto di essere stato meno veloce, nel pensiero strategico, logico nel replicare e di sicuro meno intelligente di me, nell'avermi sottovalutata, lo ha reso penosamente ridicolo ai miei occhi.
Non tutte le donne sono disposte a continuare a subire, a piegarsi per quieto vivere, a far finta che non sia successo nulla e a tirare avanti.
Ci sono donne che combattono, che a ogni colpo riescono a trovare la forza di rialzarsi.
Io sono una di loro.
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